Smart City: futuro tech e green

Il futuro prossimo è sempre più smart: l’ambiente circostante sarà il frutto dell’incontro della tecnologia con l’ecosostenibilità, messa in atto non solo dalle nuove ricerche in campo scientifico ma anche da una rinnovata coscienza nei confronti del decoro urbano e della gestione dell’inquinamento.

 

Per godere appieno delle smart city, ovvero le città intelligenti, anche gli abitanti dovranno assumere un atteggiamento smart, partendo dall’interessamento e dalla capacità delle amministrazioni cittadine stesse di erudire e stimolare una cultura più ampia nei confronti delle novità in attuazione; solo attraverso un coinvolgimento attivo verso le nuove forme di comunicazione e gestione del patrimonio, ambientale e non, si può cogliere ogni aspetto del progresso in atto nella pianificazione urbanistica.

Maggiore cura dei luoghi comuni e un minore spreco di energie, anche attraverso una politica contro l’inquinamento comprendente la possibilità di riciclare e riutilizzare le materie ricche di potenziale, sono alla base di un miglioramento della qualità della vita; mezzi di trasporto verdi, maggiori informazioni sulla mobilità e infrastrutture capaci di migliorare lo sviluppo: questo e molto altro è quanto l’amministrazione può offrire ai cittadini che, attraverso un network intelligente collaborativo per la raccolta di dati inviati dagli abitanti stessi cittadini attraverso un sistema accessibile da smartphone, aggiornano sulla situazione reale dell’ambiente, aiutando a strutturare modelli sempre più mirati e funzionali per l’intero territorio.

Città intelligenti, dunque, in grado di gestire le proprie necessità ed erogare servizi ad hoc per venire incontro alle esigenze dei cittadini in tempo reale, evitando sprechi o dispersione di energie. Ecco che una rete di trasmissione dati, come quella già presente sul territorio, può trasformarsi in una griglia di comunicazione, amministrazione e controllo di molteplici funzioni governabile da remoto per un’ottimizzazione delle risorse disponibili.

Seguendo il modello di un unico e radicato sistema nervoso, alcuni piccoli comuni italiani hanno già colto l’occasione per godere delle potenzialità di questo nuovo sistema, integrando nei sistemi d’illuminazione a lampione non solo una rete di somministrazione di luce basata sulla necessità reale del momento, ma integrando in esso un circuito di videosorveglianza per la sicurezza pubblica, hotspot WiFi, pannelli elettronici per gli aggiornamenti sulla mobilità e sensori intelligenti per tenere sotto controllo lo stato dell’aria.

L’integrazione completa, ancora ampliabile, non finisce qui: anche le condutture dell’acqua e del gas possono prevedere al loro interno sistemi di autocontrollo, scongiurando perdite e rischi per l’ambiente e i cittadini.