Il bike sharing è contagioso: arrivano le mini biciclette per i i più piccoli

Se gli adulti possono usufruire del bike sharing perché non i più piccoli? Velib, il sistema di gestione del parco biciclette parigino gestito da JCDecaux, deve aver fatto questo ragionamento mentre metteva in piedi le mini stazioni ciclistiche con 300 biciclettine dedicate ai bambini nel centro di Parigi.

 

Ma non è tutto.  P’tit Velib, disponibile da giugno 2014, permette alle famiglie di scegliere tra 4 diversi modelli di bici per bambini da 2 agli 8 anni in 6 diverse aree verdi pedonali. Non solo questa iniziativa vuole educare i più piccoli all’utilizzo del mezzo di trasporto più ecologico al mondo ma addirittura accompagnarli durante il loro processo di crescita e di apprendimento all’utilizzo del mezzo. Difatti i 4 modelli disponibili sono segmentati in base all’età dei piccoli clienti.

Il modello parigino ha recentemente ispirato la città di Milano che assieme ha creato il Junior Bike-Me. Il servizio è nato il 20 settembre in Piazza Castello con una mini stazione dotata di 21 mini bici destinate a mini ciclisti tra i 5 e gli 11 anni che vogliono girare su due ruote all’interno di Parco Sempione al sabato e alla domenica dalle 9 alle 19.

Per ora è solo un esperimento ed è totalmente gratuito. Bisognerà attendere l’anno prossimo per eventuali sviluppi come abbonamenti, tessere e tariffe. Un altro piccolo tassello che contribuisce all’evoluzione del concetto di mobilità dolce dove per mobilità dolce intendiamo tutti gli spostamenti pedonali e ciclabili, che implicano, cioè, l’impiego esclusivo della capacità fisica dell’uomo.

Queste innovazioni in ambito bike-sharing ci entusiasmano perché aiutano le città ad evolversi,  contribuendo a cambiare la storia della mobilità urbana educando i più piccoli all’utilizzo delle due ruote.

Ph Credit: blog.velib.paris.fr/ptit-velib/