A Hong Kong l’inquinamento cresce a livelli spaventosi, con gravi ripercussioni sulla salute dei cittadini e sulla spesa pubblica. Per questi motivi sono state annunciate nuove misure a favore della sostenibilità ambientale e della riduzione degli agenti inquinanti nelle aree urbane (che da sole determinano il 70% delle emissioni di CO2). Le città italiane non sono molto distanti da questo scenario.
Hong Kong si preoccupa sia dell’inquinamento atmosferico che dell’inquinamento generato dall’uomo con le sigarette. Per entrambi i progetti le fermate dell’autobus svolgono un ruolo centrale.
La prima iniziativa riguarda un nuovissimo prototipo di Pensilina mangia smog appena installato in Queen’s Road East, una delle vie più trafficate di Hong Kong, che filtra l’aria circostante inquinata eliminando polveri sottili e anidride carbonica fino al 40%. La green pensilina è stata progettata da Sino Green e Arup. Bizzarro è il fatto che la prima, Sino Group, sia un’azienda di Hong Kong leader nel settore dell’edilizia ma da sempre impegnata nel rispetto dell’ambiente e la salvaguardia del territorio con le sue divisioni Sino Care, Sino Green, Sino Art and Sino Heritage. La seconda, Arup, è un collettivo di esperti conoscitori del territorio urbano che comprende architetti, designer, urbanisti ed ingegneri (quelli del Sydney Opera House e del Centre Pompidou di Parigi per intenderci).
Il prototipo in questione, del valore di 72 mila euro, si alimenta con energia solare ed è dotato di un computer in grado di rilevare e collezionare dati in tempo reale come la quantità di agenti inquinanti o la qualità dell’aria purificata dal macchinario. Questo primo esemplare mangia smog per il momento è installato solo in Queen’s Road East da circa un mesetto, ma il governo cinese promette di fornire non solo il resto di Hong Kong ma anche altre città dello stato per combattere il problema dell’inquinamento. Noi invece sogniamo un mondo con fermate dei tram e degli autobus, area di sosta e ferrovie dove si respira l’aria buona come in campagna e si raccolgono informazioni utili per goderci il resto del tragitto e rinfrescarci con un frullato.
La seconda iniziativa è Hong Kong Cleanup, in partnership con Ecozine e The Nature Conservancy, mette in seria difficoltà gli incivili che sporcano le strade buttando i mozziconi di sigaretta. Le prove di DNA lasciate sul mozzicone stesso sono il peggior nemico dei fumatori e proprio come nella serie CSI è possibile risalire al fumatore fino a darne un volto. Grazie ad una combinazione di DNA phenotyping, ricerca demografica locale, e un pizzico di licenza artistica, questi volti sono ora sparsi tra cartelloni sui mezzi di trasporto, social media e riviste stampate. Cosi che le persone che trattano come immondizia il pianeta vengano riconosciute da tutti.
Se non altro passerà la voglia di fumare e gettare il mozzicone sotto le pensiline…
Ph Credit: Sino Group