Caffè per i londinesi e trasporti sempre più green

Quante tazzine di caffè vengono consumate quotidianamente? E quanti fondi di caffè vengono quindi buttati?

Alcuni studi dimostrano che sono circa 40 miliardi le tazze di caffè consumate ogni anno in Italia, paese che rientra nella classifica dei 20 stati che ne registrano il maggiore uso.

Un dato rilevante e il punto di partenza per far parlare un’iniziativa lanciata in UK, dove il consumo annuale di caffè ha raggiunto una quantità davvero notevole, tanto da sfidare la tradizione della tazza di tè.
Gli inglesi sembrano apprezzare sempre di più il “coffee time” nelle proprie giornate ma, se è vero che il consumo di caffè è cresciuto negli ultimi anni, non si può dire lo stesso della quantità di fondi di caffè prodotti da bar e uffici perché a Londra, grazie all’idea di un giovane inglese, una parte di questi viene riutilizzata.Autobus a Londra a caffè

E l’utilizzo è tanto curioso quanto innovativo, visto che sono gli iconici double-decker buses a beneficiarne.
Sì, gli autobus che circolano nelle strade inglesi si muovono anche grazie al consumo di caffè dei cittadini.
A gettare le basi per un trasporto più green e sostenibile è stata la start-up britannica “Bio-Bean che, con la collaborazione del gruppo petrolifero Shell, ha pensato di recuperare da caffetterie londinesi, pub e locali, parte dei fondi di caffè accumulati per produrre carburante.

Un bio-carburante denominato B20 e costituito per il 20% da oli ricavati dall’essiccazione di fondi di caffè. Questi, uniti al diesel, formano una miscela in grado di alimentare gli autobus.

L’iniziativa è nata a Londra, città che si fa pioniera di una possibile rivoluzione dei trasporti in termini di sostenibilità. Sfruttando i fondi di caffè, infatti, sono già stati prodotti circa 6 mila litri di bio-carburante, quantità che potrebbe alimentare un tipico double-decker bus londinese per un intero anno.

Autobus a caffè a Londra

I fondi di caffè vengono quindi riciclati per essere trasformati in una risorsa utilizzabile a favore dell’ambiente e della salute dei cittadini: una tematica per tutti rilevante perché parliamo di trasporti all’interno della città e della possibilità di ridurre la quantità di emissioni nocive nell’aria.
Il passo per affrontare problematiche come l’inquinamento è breve e sappiamo che la città, di questo, è troppo spesso vittima. Tuttavia, dobbiamo valorizzarla come luogo in cui è possibile instaurare modelli sostenibili nel sistema dei trasporti.

La città accoglie, e fa propri, temi di mobilità sostenibile applicandoli in un’ottica smart; una prospettiva che, oltre a curarsi dell’impatto ambientale e del benessere dei cittadini, guarda ai bisogni delle generazioni future.
Lo stesso cofondatore della start-up Arthur Kay ci ricorda che “ripensando l’approccio ai rifiuti in ottica di economia circolare, possiamo creare città più smart e un futuro migliore”.

A questo punto non ci resta che immaginare il prossimo viaggio a Londra e salire a bordo di un autobus a caffè!

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