Essere un esempio e un precursore nel campo dell’Economia Circolare: IGPDecaux, nel solco tracciato dal Gruppo JCDecaux, porta nel proprio DNA una vocazione sociale e ambientale che da sempre impronta le proprie azioni.
In occasione del Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale svoltosi dal 3 al 5 ottobre a Milano, all’interno del panel “Dall’Economia Lineare all’Economia Sostenibile e Circolare”, IGPDecaux è stata infatti invitata a illustrare la propria esperienza e i propri progetti sostenibili nel percorso che dovrà portare tutte le aziende dai vecchi modelli di Economia Lineare (Produci > Usa > Getta) a quelli nuovi improntati alla circolarità (Produci > Usa > Riusa e/o Ricicla).
Il Gruppo JCDecaux nel suo complesso raggiunge ogni giorno in tutto il mondo oltre 800 milioni di persone: è evidente che, con queste cifre, ogni azione intrapresa dalle aziende che ne fanno parte – compresa IGPDecaux – riveste una grande importanza nel contesto globale. L’attenzione agli impatti ambientali e sociali è dunque non solo una volontà del management, ma anche una precisa responsabilità: è per questo che, il Gruppo già da diversi anni ha aderito al Global Compact (il Patto Mondiale delle Nazioni Unite volto all’adozione di politiche sostenibili) e al RE100 Climate Group (un’iniziativa internazionale per il raggiungimento del 100% di energia rinnovabile).
Negli ultimi mesi, inoltre, il Gruppo JCDecaux ha presentato la sua nuova Road Map strategica ESG per il 2030 che si sviluppa su 3 direttrici:
- Spazi di vita più sostenibili grazie ad Arredi e servizi utili per tutti e alla promozione di una comunicazione responsabile;
- Riduzione dell’impatto ambientale delle attività con azioni di efficientamento energetico, gestione e riciclo dei rifiuti, riduzione del consumo di risorse naturali e tutela della biodiversità;
- Gestione delle attività lavorative nel rispetto dei valori sociali fondamentali, della salute e sicurezza dei lavoratori, dello sviluppo e realizzazione dei collaboratori, della diversità e dell’inclusione.
In merito alla riduzione dell’impatto ambientale, al fine di contribuire alla neutralità carbonica collettiva, JCDecaux intende perseguire un approccio dinamico di miglioramento continuo a lungo termine che prevede 3 fasi: misurare, ridurre e contribuire.
Un Modello di Business improntato alla Sostenibilità
D’altra parte, quali fossero le intenzioni in questo senso era chiaro sin dal Modello di Business del lontano 1964, quando il fondatore Jean Claude Decaux dichiarò di voler realizzare impianti di Arredo Urbano che fossero utili, accessibili a tutti, con grande attenzione sia all’aspetto estetico sia alla progettazione; arredi fatti per durare, finanziati dalla pubblicità.
Per questo, quando comunichiamo che la vocazione alla sostenibilità è nel nostro codice “genetico”, ci riferiamo a questa volontà che ha improntato la nostra realtà aziendale sin dai primi passi.
Ne è un chiaro esempio la nostra pensilina progettata dal famoso architetto Norman Foster: linee armoniose ed eleganti, materiali resistenti e di alta qualità, perfetta integrazione nel contesto urbano e nello stesso tempo massima attenzione alle caratteristiche qualitative e agli impatti ambientali per garantire non solo una lunga durata nel tempo, ma anche facilità di manutenzione e quindi limitata necessità di interventi di sostituzione, riducendo così all’origine la produzione dei rifiuti. Una filosofia produttiva che – nonostante le condizioni gravose cui questi arredi sono sottoposti a causa di agenti atmosferici ed uso intenso da parte di cittadini e turisti – consente alle pensiline di vantare una vita utile di oltre 30 anni.
La Sostenibilità che nasce dalla Ricerca
Se garantire un lungo ciclo di vita dei nostri arredi è il primo e fondamentale passo verso la sostenibilità – in fondo, il rifiuto più sostenibile è quello che non si produce – abbiamo sempre saputo che si trattava di un punto di partenza, non di un punto d’arrivo.
Per questo IGPDecaux insieme ai propri fornitori e unendo i diversi know-how, ha sviluppato supporti che fossero interamente e facilmente riciclabili per la produzione di nuovi prodotti: le pellicole che ricoprono i mezzi di superficie così come i pannelli o i manifesti pubblicitari hanno per definizione una vita breve, dovendo essere sostituiti per l’alternarsi delle campagne promozionali. L’azienda ha ad oggi raggiungo oltre il 90% di recupero e riciclo dei rifiuti generati dalla propria attività pubblicitaria, dai quali si produce nuova carta o prodotti secondari, ed è impegnata a raggiungere il 100% nei prossimi anni.
Molto altro si sta già facendo ed è attualmente allo studio, e nuovi progetti si avvieranno man mano che i tempi e le tecnologie lo permetteranno.
Perché quello della sostenibilità è un percorso sfidante e molto entusiasmante.