“Voices of Brussels”: messaggi e sorrisi a domicilio

In questo periodo di isolamento causato dall’emergenza sanitaria CO-VID19 abbiamo sentito tutti la mancanza di persone care che trascorrevano il lockdown lontano da noi. Certo, grazie alla tecnologia è sempre stato possibile rimanere in contatto con amici, famigliari e colleghi – pensate solo a tutte le video call o agli aperitivi virtuali che sono stati organizzati su Zoom, Microsoft Teams o WhatsApp.

voices_of_brussels_1Immaginatevi però l’emozione di ricevere un messaggio speciale da parte di qualcuno che amate proprio di fronte alla vostra casa, recapitato da…un autobus! È quello che è successo qualche settimana fa a Bruxelles grazie all’iniziativa “Voices of Brussels”, nata da un’idea dell’agenzia creativa indipendente Mortierbrigade e realizzata in collaborazione con l’azienda di trasporto belga STIB/MIVB.

Le persone sono state invitate a registrare un audiomessaggio per sorprendere i loro cari. I messaggi sono stati recapitati ai destinatari proprio nella strada della loro abitazione o del loro luogo di lavoro durante le corse di alcuni autobus elettrici grazie a degli altoparlanti.

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Ma non solo, è stato possibile anche far recapitare un messaggio nel parcheggio dell’ospedale a medici o infermieri oppure nel parcheggio di un supermercato per far sorridere i cassieri che hanno continuato a svolgere il loro lavoro.

voices_of_brussels_2Partecipare a “Voices of Brussels” era molto semplice: era necessario inviare il proprio messaggio attraverso la APP di Facebook Messanger sulla chat dell’azienda di trasporto. I partecipanti sono stati lasciati liberi di esprimere la loro creatività e il loro affetto come meglio ritenevano opportuno, intonando anche canzoni, recitando versi poetici o utilizzando qualsiasi forma di comunicazione. Dall’azienda sono state fornite solo poche linee guida, per garantire al messaggio una più alta probabilità di essere condiviso: mantenere un tono gentile (ovviamente non sono stati considerati i messaggi contenenti linguaggio inappropriato), limitare la lunghezza (così da riuscire a consegnare il maggior numero possibile di messaggi) e fornire un indirizzo che si trovesse all’interno delle 19 municipalità della città di Bruxelles. La cosa importante però è che doveva trattarsi di un messaggio personale, diretto ad una persona specifica – non ad una realtà generale come un’azienda, etc.

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Gli autobus del progetto “Voices of Brussels” sono stati in servizio il 21, 22 e 24 Aprile tra le 17 e le 20:00 e le richieste di messaggio raccolte sono state più di 750. Un modo sicuramente originale per connettere le persone e incoraggiare la solidarietà.

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Ph credits: Flickr Yahoo Money