Metro di New York, che sinfonia!

James Murphy è un musicista americano che vive a New York dal 1989. Adora New York ma non i suoni della sua metropolitana, anzi li detesta a tal punto che vorrebbe trasformare quei fastidiosi beep beep in suoni, ma che dico suoni sinfonie. Ogni stazione della metro di New York di avrà le sue sonorità, la sua sinfonia.

 

Sta lavorando da diversi anni al progetto, all’inizio quasi per gioco, ma quando The Wall Street Journal lo ha contattato per realizzare una video intervista sulla sua bizzarra idea, allora la questione si è fatta seria catturando l’attenzione di Heineken che ha deciso di sposare l’iniziativa e finanziare James Murphy e la sua Subway Symphony.

Le criticità ovviamente non mancano come ad esempio il solo fatto di mettere in discussione il sistema della metropolitana più efficiente del mondo.

Con la sua storia, 468 stazioni operative e 1,65 miliardi di persone trasportate ogni anno (con una media di sei milioni ogni giorno), la metropolitana di New York è una delle più affollate al mondo, ma anche una delle più democratiche, secondo Murphy, e il passaggio in metro non dovrebbe risultare sgradevole:

“Penso che se le persone sono disposte a fare quello che serve per vivere e lavorare qui – gli spostamenti, la folla, i costi – allora si meritino almeno un piccolo regalo sonoro mentre tornano a casa o vanno al lavoro. La mia idea è quella di cambiare il suono dei tornelli di entrata della metropolitana, in modo che possano comporre diversi brani musicali, a seconda della stazione di entrata”. E’ abbastanza chiaro che nelle ore di punta gli ingressi aumentano generando al momento inquinamento acustico mentre James Murphy vorrebbe che quei tornelli diventassero come corde di arpe in grado di deliziarci mentre siamo nel sottosuolo newyorkese.

Un’altra delle critiche ricevute è che potrebbe confondere i disabili o le persone non vedenti: in realtà James Murphy ci tiene a sottolineare proprio il contrario. “Il mio progetto deve rendere la vita più facile e piacevole soprattutto ai disabili e alle persone non vedenti, altrimenti non si farà”.

La metropolitana è un ambiente dove i passeggeri trascorrono molto tempo, tutti i giorni. L’abitudine e il motivo del viaggio fanno si che la comunicazione scivoli oltre gli occhi delle persone in transito senza più riuscire a farsi guardare e ancor meno leggere, ricordare ed emozionare.

La vista non è il solo senso da solleticare. Sarebbe bello e sicuramente nuovo stimolare i passeggeri con il suono!

 

Ph credits: subwaysymphony.heineken.com