Illuminazione alternativa in città

Come spesso abbiamo raccontato sul nostro blog, l’arte in città si presenta sotto varie forme: dall’architettura al design, dalla street art all’arredo urbano. Per il futuro sta prendendo piede un nuovo trend, che pare davvero interessante: quello di prendere ispirazione dalla natura per l’illuminazione esterna.

Abbiamo selezionato per voi qualche esempio che speriamo vi piaccia!

A Gerusalemme, lo studio HQ Architects ha “fuso” la funzionalità dei lampioni con la forma dei papaveri. I fiori hanno dei ricettori che rilevano i movimenti delle persone e dei mezzi pubblici che si avvicinano; si aprono e sbocciano concentrando la luce sul percorso, facendo sentire i passanti quasi delle formiche in mezzo ad un prato.

papaveri_hqarchitects_illuminazione

La volontà di fondere natura e tecnologia è anche il presupposto dal quale il designer olandese Roosegaarde prende ispirazione per i suoi lavori. La Smart Highway, vincitrice del Dutch Design, situata a Nuenen in Olanda, è una sorta di pista ciclabile che immagazzina luce durante il giorno per luminare i cocci di cui è composta nel corso della notte.

pista_ciclabile_olanda_roosemberg

L’artista sta inoltre sviluppando una tecnologia, basata sulla biomimica (un tipo di ricerca che deriva dall’osservazione della natura e degli animali), in grado di illuminare senza inquinare. Il designer utilizza lo stesso principio fisico delle meduse e delle lucciole, che si illuminano da sole, per sviluppare delle piante in grado di illuminarsi senza l’ausilio di batterie, pannelli solari o simili. L’idea, presentata in collaborazione con l’università di New York, è quella di piantare questi alberi ai cigli dei marciapiedi, in sostituzione ai classici lampioni a cui tutti siamo abituati. L’effetto promette di essere suggestivo e molto romantico.

Oggi il 40% dell’illuminazione della città è riservato all’illuminazione notturna; non tutti nel mondo però hanno accesso all’elettricità. Per compensare questo bisogno, è nato il progetto “Liter Of Light”. Con 500.000 luci installate e 2.000.000 beneficiari in tutto il mondo, il progetto open source permette di costruire un sistema di illuminazione fai da te. Con l’utilizzo di una bottiglia di plastica, una piccola quantità d’acqua e 10ml di candeggina (che blocca la crescita di alghe) si riesce ad ottenere luce per una potenza da 3 watt per 5 anni. La miscela potrebbe anche essere la risposta contro l’uso delle lampade nocive e inquinanti al kerosene.

liter-of-light

Credits: www.hqa.co.ilwww.literoflightitalia.itwww.theguardian.com/cities

www.dezeen.com/2014www.studioroosegaarde.net