Urban Playground: un workshop PoliMi per sperimentare con il Brand Urbanism

A breve partirà il workshop di didattica innovativa Urban Playground, sponsorizzato da IGPDecaux nell’ambito della convenzione didattica formalizzata con la Scuola di Architettura, Urbanistica e Ingegneria delle Costruzioni del Politecnico di Milano.

anna moro

Per dare una visione più dettagliata dell’iniziativa vi riportiamo una chiacchierata con la Professoressa responsabile Anna Moro, Architetto e dottore di ricerca in Pianificazione Urbana Ambientale e Territoriale, ricercatrice presso il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani (DAStU) del Politecnico di Milano. I suoi interessi di ricerca sono legati all’innovazione dei processi di trasformazione urbana e al disegno dello spazio pubblico. Recentemente ha promosso ricerche nazionali e internazionali dedicate alla conoscenza multidisciplinare e il co-design dello spazio urbano, all’intersezione tra architettura, discipline artistiche, esperienza e coinvolgimento della cittadinanza.

Ecco le risposte di Anna alle nostre domande.

 

ANNA, COS’È IL BRAND URBANISM?

Il Brand Urbanism è un tema avvincente per le discipline degli Studi Urbani, e da qualche tempo ne stiamo approfondendo forme e modalità con la ricerca applicata.

Detto brevemente, le forme di Brand Urbanism più interessanti si hanno quando i Brand, in linea con i propri obiettivi strategici e principi valoriali, scelgono di investire e partecipare alla trasformazione della città, ponendosi in qualità di attore urbano emergente accanto agli stakeholder tradizionali (istituzioni, pubbliche amministrazioni, progettisti, comunità di cittadini, associazioni etc.) e contribuendo a realizzare progettualità concretegenerando benefici ed attenzione per i contesti fragili di intervento.

I progetti di Brand Urbanism si realizzano in aree dove ci sono bisogni sociali e carenze strutturali, ma anche punti di aggancio con le reti di attori locali, insomma aree fragili in cui è alto il potenziale di miglioramento. In questo senso non ci si limita alla progettazione e all’esecuzione di interventi strutturali, ma tutti gli stakeholders sin dall’inizio sanciscono un patto per quello che verrà dopo. Si costruisce in modalità bottom up una narrativa nuova, fatta per durare, che può essere comunicata dal brand con tutta la sua potenza.

Per approfondire questo fenomeno consiglio la lettura di PLAYTIME, un format replicabile di rigenerazione dello spazio pubblico nelle aree fragili della città che abbiamo creato nel 2018/19 su commissione di IGPDecaux, e in cui abbiamo dato ampio spazio all’analisi del ruolo e della funzione del Brand nei progetti di rigenerazione urbana:

playtime coverL’ampia diffusione di strategie di City/Place Branding stanno affermano una potenziale funzione dei BRAND che sempre più va verso il ruolo di CITY MAKER, ovvero di attori co-protagonisti nelle trasformazioni della città.

 

COSA SONO GLI URBAN PLAYGROUND?

Sono contesti urbani intermedi, frutto di particolari regole di pianificazione, fondamentalmente sono spazi stradali che hanno una sezione sovrabbondante di suolo pubblico. Li abbiamo chiamati Urban Playground per evidenziare la loro vocazione e per  la presenza di soggetti giovani che ne fanno prefigurare un’interpretazione giocosa, una fruizione prettamente incentrata sul loro target elettivo.

urban playground1

Gli Urban Playground hanno una duplice caratteristica: affacciano su alcuni dei principali servizi urbani, come le scuole, i parchi pubblici, le aree gioco, i servizi sportivi e sono prettamente dedicati a popolazioni urbane di un certo tipo, ovvero i bambini e i ragazzi. Presentano alcune caratteristiche di interesse, ad esempio sono ben connessi dal punto di vista del trasporto, facilmente accessibili e ben visibili.

D’altro canto non sono così funzionali alle attività che normalmente vi si svolgono: sono luoghi scarichi, dalla bassa qualità dello spazio, dal basso confort ambientale e con carenze strutturali.

 

COM’È IMPOSTATO IL WORKSHOP?

Il Workshop Urban Playground è rivolto a tutti gli studenti del Politecnico di Milano, prevede la partecipazione attiva di IGPDecaux e soprattutto è aperto al coinvolgimento dei Brand per co-creare progetti situati.

Il tema e la modalità di lavoro si baseranno sul Format PLAYTIME attraverso una sperimentazione su 3 contesti specifici della città di Milano. Il workshop produrrà proposte progettuali per il disegno di una serie di device e soluzioni volte a migliorare la qualità dello spazio pubblico. 

I progetti migliori saranno protagonisti di un esposizione finale, e saranno presi in considerazione per realizzare dei progetti esecutivi.

 urban playground2

 

QUALI SONO LE COMPETENZE CHE SI ACQUISIRANNO?

Durante il workshop Urban Playground verranno toccate a una pluralità di discipline come Urbanistica, Architettura e Service Design con un approccio all’innovazione dal basso (citizen-driven-innovation).

Nello specifico ci saranno contributi su temi di accessibilità, mobilità, ciclabilità, sul ruolo e le forme di spazi pedonali intorno alle scuole.  

 

QUALI AREE HAI SELEZIONATO PER LA SPERIMENTAZIONE ?

Ho selezionato 3 sistemi di spazi pubblici costituiti principalmente da tratti stradali in relazione con diversi servizi pubblici, che si innestano nella circonvallazione esterna (quella linea di demarcazione fra la città densa e una prima frangia meno densa, ma non ancora del tutto periferica). Sono situati a VILLAPIZZONE, DERGANO e ISOLA, 3 cluster differenti su cui declinare le relazioni fra gli stakeholder.

3areeUrbanPlayground

 

3 BUONI MOTIVI PER I QUALI I BRAND DOVREBBERO PARTECIPARE AD URBAN PLAYGROUND?

  • FRESCHEZZA È un occasione di interagire con giovani in un contesto internazionale e la multidisciplinarietà degli studenti è garanzia di potenza e freschezza delle idee
  • RICERCA È un occasione per allenarsi con un team affiatato (IGPDecaux e DASTU) che già ha creato un linguaggio comune ragguardevole per fare ricerca applicata, e mettere alla prova un’idea di intervento urbano con questi presupposti è molto promettente.
  • IMMERSIVITÀ Non è un case study ma un lavoro immersivo con la possibilità concreta di fare la differenza, alla base c’è una conoscenza profonda delle aree e  delle partnership solide con gli attori e le iniziative locali.

 

 

 

Un ringraziamento ad Anna per aver approfondito con noi quest’opportunità di fare Open Innovation. Se siete dei Brand  interessati a partecipare potete scrivere a innovazione@igpdecaux.it saremo molto lieti di approfondire con voi!

 

COME  SI PARTECIPA?

Prima di tutto il Brand deve confermare la propria adesione ad IGPDecaux entro il 5 marzo.

Dopo di che, parteciperà alla definizione del Brief di progetto e verrà in aula (o meglio online attraverso una piattaforma) per una breve presentazione agli studenti.

Dovrà poi presenziare a 2 pitch di progetto dei gruppi di lavoro (intermedio e finale) ed entrare a far parte del Comitato di esperti per la selezione dei progetti vincitori.