Cityscoot unisce il digital alla metropolitana: intervista a Gianni Galluccio

Lo scorso Ottobre, è andata on air sugli impianti IGPDecaux in metropolitana a Milano la campagna Out Of Home di Cityscoot – il più grande servizio di scooter sharing elettrico disponibile a Milano, Barcellona, Parigi e Nizza. La campagna nasceva con lo scopo di incrementare la brand awereness del marchio, invitando la potenziale nuova utenza con una call to action a scaricare la APP usufruendo di un apposito codice (“Iscriviti oggi con il codice MILANO 150 MINUTI GRATIS” per un mese).

Oltre al media OOH, il brand ha scelto contemporaneamente di attivare delle campagne digital, in modo da garantirsi una copertura on e offline. Il numero più alto di download della APP è stato registrato nella settimana di on air della campagna OOH, a dimostrazione di come il media funzioni ancora meglio in combinazione con il web.

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Intervista a Gianni Galluccio, General Manager Italy di Cityscoot

Gianni Galluccio

Trattandosi quindi di una case di successo, per approfondire la strategia del brand e conoscere qualche dettaglio in più sulla campagna, abbiamo avuto il piacere di intervistare Gianni Galluccio, General Manager Italy di Cityscoot.

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Parliamo dello scenario della mobilità elettrica in Italia: com’è percepito il vostro servizio nel nostro paese a differenza degli altri stati europei dove siete presenti?

Il servizio offerto da Cityscoot risponde ad una richiesta sempre più crescente di movimento a 0 emissioni e di un’alternativa sostenibile e conveniente per muoversi all’interno delle città. Lo scooter sharing aiuta chi ha bisogno di un mezzo che possa essergli utile per completare l’ultimo miglio che lo divide da casa, palestra o ufficio. Per questo non ci sono sostanziali differenze nella percezione nel nostro Paese rispetto agli altri Paesi in cui Cityscoot è presente.  Certo, ogni città si muove in modo diverso, ma siamo orgogliosi del fatto che Milano sia una delle città più dinamiche e che le richieste del servizio siano molteplici.

Inoltre, i nostri utenti ogni giorno ci inviano suggerimenti per migliorare il servizio, che è sempre dinamico, e che si plasma e si adatta a seconda delle richieste della città. Per questo motivo, ad esempio, abbiamo ampliato la flotta, e ora abbiamo più di 2.000 scooter disponibili in città, e aperto nuove zone, arrivando a coprire i quartieri Lampugnano, Barona, Affori, Stadera, viale Misurata e via Fantoli, il che fa di Cityscoot l’operatore con la più alta densità di mezzi su Milano.

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Che cosa vi ha spinto a scegliere l’OOH e, in particolare, la metropolitana per promuovere l’utilizzo dei vostri e-scooter?

Volevamo legare alla promozione già in corso su altri canali digital anche alla parte offline. Sappiamo bene che in un periodo come questo offrire un’alternativa sicura a chi prende i mezzi tutti i giorni era importante. A settembre abbiamo aumentato l’area di copertura del servizio e così anche la flotta. Era importante per noi far sapere a chi si sposta per Milano tutti i giorni e a chi viene da fuori città che può avere a disposizione molteplici opzioni di movimento che possono essere combinati con l’utilizzo dei mezzi pubblici. Per questo abbiamo scelto la metropolitana milanese, che offre migliaia di passaggi ogni ora.

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La campagna prevedeva una call to action ben mirata – il download della APP. Qual è stata effettivamente la risposta dell’audience?

Nelle stesse settimane avevamo altre campagne attive su canali digitali che avevano il medesimo scopo. La settimana migliore l’abbiamo registrata proprio durante la settimana di campagna OOH. Questo sicuramente ha aiutato a ricordare alla potenziale utenza il servizio. Consideriamo questo tipo di iniziative molto preziose in termini di brand awareness e come accompagnamento ad attività già in corso.

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Come vedete l’evolversi dei servizi di mobilità elettrica in una prospettiva futura? Quali sono le sfide a cui vorreste rispondere?

La mobilità elettrica. Fino a pochi anni fa, parlare di e-mobility era riservato a pochi addetti ai lavori, anche e soprattutto in ambito mediatico. Poi una sempre più restrittiva legislazione per limitare le emissioni nocive e di gas serra tipiche dei motori a combustione interna, hanno permesso a questi temi di raggiungere l’immaginario collettivo.  In questa rivoluzione dell’esperienza urbana che la mobilità elettrica sta portando la sharing mobility gioca sicuramente un ruolo di primo piano.

La mobilità elettrica rappresenta sicuramente un nuovo paradigma economico, ecologico e culturale ed è entrata prepotentemente nella vita di tutti i giorni delle persone. È in grado di garantire la sostenibilità riducendo lo smog e viaggiando a zero emissioni nel rispetto dell’ambiente, e più efficienza nella mobilità e nella gestione dei flussi di traffico. In questa rivoluzione dell’esperienza urbana che la mobilità elettrica sta portando la sharing mobility gioca sicuramente un ruolo di primo piano. Due sono gli elementi trainanti di questa rivoluzione: i millenials e la tecnologia, che possono essere il volano per far crescere il mercato della mobilità elettrica in Italia. I millenials, e più in generale le nuove generazioni, perché hanno fatto propria quell’idea di servizio rispetto al concetto di proprietà. E la tecnologia perché è grazie ad essa che nuove forme di mobilità si possono affermare.

Nel futuro ci sarà una richiesta ancora maggiore di rispondere alle esigenze di una mobilità più sostenibile, ma al tempo stesso veloce, e si andrà, auspicabilmente, verso una progressiva riduzione dell’afflusso di mezzi a combustione nelle grandi città. Noi lavoriamo ogni giorno per evolvere i servizi che offriamo e rispondere a questa evoluzione: le prossime sfide che affronteremo nel 2021 saranno sicuramente l’aggiunta di un secondo casco nel mezzo. Le altre, ve lo sveleremo la prossima primavera!